martedì 21 luglio 2009

Prima uscita ufficiale del team italiano

Ieri sera, al campetto milanese di viale Argonne, i giocatori della squadra che rappresenterà in Brasile i colori azzurri al primo torneo di basket di strada si sono ritrovati per conoscersi e per provare qualche schema. E’ bastata un’occhiata per capire che i ragazzi sono tosti, motivati e desiderosi di fare bella figura in novembre, quando il team italiano volerà a Rio per confrontarsi con le altre nazioni partecipanti al torneo. L’appuntamento è per la fine di agosto, al rientro dalle ferie, e allora si inizierà a fare sul serio…

giovedì 16 luglio 2009

La prima recensione italiana al libro "Falcao. Meninos do trafico"

In anteprima, la recensione del libro Falcao. Meninos do trafico, scritto da MV Bill e Celso Athayde, che verrà pubblicata a settembre sulla rivista culturale El Aleph (http://francotirature.blogspot.com/)

Falcao. Meninos do trafico (Falco. I bambini del traffico) è il resoconto fedele e crudo, a tratti insopportabilmente doloroso, di un lungo viaggio, durato otto anni, all’interno di alcune delle tantissime favelas brasiliane, formicai umani relegati ai margini di un paese che vorrebbe che, come per incanto, si dissolvessero con la stessa rapidità con la quale sono sorte.
Un resoconto che si focalizza sulla breve quanto intensa vita dei “falchi”, adolescenti – ma troppo spesso bambini – coinvolti nello spaccio di droga, una delle attività più redditizie delle organizzazioni criminali che tengono in pugno i ghetti dell’immenso paese sudamericano.

mercoledì 8 luglio 2009

MV Bill riceve l’ennesimo riconoscimento…

Il 3 luglio 2009 MV Bill ha ricevuto un importante attestato di stima dall’Associazione brasiliana che rappresenta i diritti di gay, lesbiche, bisessuali, travestiti e transessuali (ABGLT). Il motivo che ha spinto il presidente dell’Associazione, Toni Reis, a manifestare apertamente l’apprezzamento del mondo non eterosessuale nei confronti dell’artista sono la sensibilità e solidarietà che ha recentemente dimostrato nei confronti di chi vive la sessualità in modo non convenzionale.

lunedì 6 luglio 2009

Al via la terza edizione di “CineCufa”

Si terrà dal 30 giugno al 9 luglio 2009 la terza edizione del festival internazionale “CineCufa”. Realizzato presso il Centro Cultural Banco do Brasil, il festival vedrà la proiezione di filmati e documenti audiovisivi prodotti dagli abitanti delle favelas, sia in Brasile che in ogni angolo del mondo.Per il programma completo, consultare il sito internet www.cinecufa.com.br

Siamo quasi al completo…

Ancora qualche giorno di attesa e poi comunicheremo i nomi dei giocatori che rappresenteranno l’Italia al primo torneo internazionale di basket di strada che si terrà a novembre a Rio de Janeiro. Il team azzurro si confronterà con altre sette squadre in rappresentanza di Bolivia, Cile, Germania, Paraguay, Stati Uniti, Ungheria e ovviamente Brasile.

domenica 24 maggio 2009

La Cufa

La CUFA (Central unica das favelas) è un’organizzazione nata una decina di anni fa nella favela Cidade de Deus, Rio de Janeiro, voluta fortemente dal cantante di musica hip-hop e attivista sociale MV Bill e dal suo amico fraterno e impresario Celso Athayde. Obiettivo dichiarato della CUFA è quello di fornire spazi di aggregazione, all’interno delle migliaia di favelas presenti sul territorio brasiliano, a giovani e adolescenti in modo che possano stare insieme, crescere culturalmente e professionalmente, dare libero sfogo ai loro bisogni e incanalarli verso un percorso costruttivo, lontano dalle tante minacce che purtroppo la loro realtà quotidiana offre loro.

martedì 19 maggio 2009

Libra

Tutto è iniziato una sera a Rio de Janeiro nel 2001. Migliaia di giovani stavano assistendo a una festa di musica hip-hop organizzata dalla CUFA nel centro della città carioca. Alcuni ragazzi, per ingannare il tempo tra un’esibizione e l’altra, dopo aver trovato un pallone da pallacanestro si “impossessarono” di un cestino della spazzatura e diedero vita a un torneo improvvisato che riscosse molto successo tra i presenti.
L’iniziativa spontanea di questi giovani non sfuggì all’occhio vigile degli organizzatori della CUFA, i quali realizzarono che questo bisogno di svago e di divertimento doveva e poteva essere incanalato in qualcosa di ben più grande e strutturato.